1/20/2014

L'EFP che conta (e l'EFP che non sa contare)

Ehi, tu. Sì, proprio tu che stai leggendo queste parole, e magari non sai nemmeno come tu ci sia finito su questo blog. Tu fai parte dell'EFP che conta
Perché io non ne faccio parte - me povera, me tapina.
Oh, avanti, non fare quella faccia. So che sai dell'esistenza di questa categoria di fanwriter italiani, anche se magari la chiami in modo differente. Non fare il finto tonto: tutti ne sono a conoscenza.
Tutti hanno parlato almeno una volta di questa o quella persona che ha una storia tra le popolari o le scelte del sito; tutti hanno sentito parlare di quel fanwriter geniale, di quello stronzo, di quello che se la tira. 
Ci sono nomi nickname che portano con sé un alone di mistero; nickname che sembrano parte di una leggenda, che ha viaggiato di commento in commento fino ad arrivare persino a te, che in quel fandom non hai mai fatto click nemmeno per sbaglio. Ci sono nickname che non sai come si leggono, ma in pratica sai vita, morte e miracoli della persona che ci sta dietro. Ci sono nickname che suscitano addirittura un volto nella tua mente.
Poi ci sono gli amici, gli amici dei fanwriter che contano. Loro, poverini, in molti casi nemmeno sapevano di avere a che fare con qualcuno dell' EFP che conta, quando hanno iniziati a parlarci. Altri invece si sono degnati di contattarli solo nella speranza di dare più visibilità al proprio nickname, intimamente convinti che il fanwriter che conta avrebbe potuto leggere la sua storia e magari suggerirla agli amici, raggiungendo un numero spropositato di persone e, aw, alla fine entrare nel giro di quelli "in"!
Non so come sia negli altri fandom, ma al momento io sguazzo, come si è capito, nel peggio del peggio: quello degli One Direction. Lì basta fare quattro chiacchiere con qualcuno che ha delle storie tra le popolari (o è conosciuto) per diventare "gente che conta". 
A meno che tu non sia me, perché in quel caso a nessuno frega niente se conosci di persona l'autrice più discussa del momento, continuerò a non cagarti nessuno. 
La verità è che sono pochissimi quelli che conoscono le persone nascoste dietro ai nickname dell' EFP che conta, e spesso i suoi stessi membri non sanno di farne parte. 
Quindi, prepariamoci a scoprire se ne facciamo parte o no. Facciamoci qualche domanda.

  • Le tue storie sono tra le scelte o le più popolari del fandom in cui le pubblichi? A meno che quello non sia uno sfigafandom è probabile (ma non sicuro) che allora tu faccia parte dell' EFP che conta.
  • Sei sempre in prima fila quando ci sono dei flame? Allora forse è molto probabile che tu faccia parte dell'EFP che conta.
  • Sei oggetti di flame? Allora sei di certo parte dell'EFP che conta.
  • Ti chiedono cosa ne pensi di questo o quel fanwriter su ask.fm? Allora fai parte dell' EFP che conta.
  • Sei tra i fanwriter di cui chiedono pareri su ask.fm? Allora sei parte dell'EFP che conta.

Se non sei parte dell' EFP che conta, potresti essere parte dei "Chi?", dei "Non ho mai letto niente di suo" (cit. anqis), dei "Ce l'ho amico su facebook ma non ci ho mai parlato", dei rispettosi di tutti e troppo gentili per risultare interessanti oppure di un adorabile sfigafandom in cui si è belli e tranquilli e non ci sono queste stupide gerarchizzazioni. 
Ora, io non ho la verità in mano, ma ho un'opinione. La mia opinione è che siamo tutti fan, autori amatoriali; siamo sognatori, ma nessuno di noi conta più o meno degli altri. Ultimamente va di moda considerare qualcuno VIP, ma la verità è che siamo tutti uguali. 
Essere nell' EFP che conta porta a farsi conoscere da un sacco di gente, ma porta soprattutto un sacco di malelingue. Come lo so? Perché lo vedo. Perché conosco qualcuno che fa parte di questa elite e non vorrebbe starci, qualcuno che viene continuamente bersagliato dalle opinioni altrui (e non solo sulle sue storie, ma sulla sua persona). È uno stress. È essere sempre sotto tiro, sempre tenuti d'occhio, sempre controllati. Sempre giudicati. C'è quella che se la tira, quella stronza, quella brava, quella che non merita il suo "successo", quella che lo merita, quella che "è proprio stupida", quella che "ma che scrive a fare?".
Sarebbe bello vivere il nostro hobby senza incrociare gli occhi davanti allo specchio per leggere l'etichetta che ci hanno appiccicato in fronte (pur non avendoci mai visti in faccia), vero? Lo credo anche io, ma evidentemente a noi le cose piacciono complicate. 
Ci piace fingere di conoscere gli altri, dare giudizi, dare troppa importanza a qualcuno e nessuna ad altri. 
E questo post è del tutto insignificante, senza un significato, ma va bene così. È una protesta senza né capo né coda, non una richiesta di attenzione. Un'osservazione, un po' di ironia, non lo so nemmeno io che cos'è, ma volevo scrivere qualcosa.
Siamo tutti uguali e basta. Tutti sulla stessa barca, tutti sconosciuti, in fin dei conti. 
Mi piacerebbe conoscere le vostre, di opinioni, mentre vado a farmi una versione di latino.

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