9/19/2014

Cronache di un risveglio scioccante (che non si scrive shockante)


Correva (troppo) il mese di Settembre dell'anno 2014, quando la giovane fangirl si svegliò al riparo della sua accogliente e incasinata camera da letto, celata al mondo da un pesante piumone con su stampati i cuccioli della Carica dei 101. Dopo un consono periodo di rotolamento sotto le coperte nella speranza di riprendere sono e non svegliarsi prima del 25 Dicembre, la giovane fangirl comprese che c'era poco da fare, se non decidersi a dare il buongiorno al mondo e alzarsi da quel letto. Ma lei, in effetti, non ne aveva per nulla voglia. 
Quindi recuperò il cellulare dal comodino e controllò le notifiche in sospeso - nessuna, con suo sommo disappunto. Decise quindi che, non avendo altro da fare (se no si contava il libro di Glottologia che la guardava dalla scrivania), quello doveva essere il momento giusto per scegliere una nuova suoneria, visto che l'opening di Sherlock, non si sa bene perché, partiva sempre a volume troppo basso per poi metterla in imbarazzo in pubblico con un volume eccessivamente alto. Quindi, si diceva: cambiamo. 
Aprì il lettore mp3 del sistema Android, cominciò a scorrere tra le canzoni, per sbaglio ne fece partire una, ma poco male. 
Oh, ehi, un momento: che cos'era quel nuovo simbolino in alto a sinistra, accanto al titolo della canzone? Da quando si era aggiornato il lettore musicale? Senza pensarci due volte, sfiorò il simbolo e aspettò che accadesse qualcosa. Niente, non accadde proprio nulla, quindi sbuffò e cambiò canzone.
Fu in quel momento che in lontananza, proveniente da chissà quale casa dei vicini -come al solito! Mai che ascoltino la musica a volume moderato! -, le note iniziali di Alive degli One Direction.
Ora, mi prendo un attimo per dare delucidazioni a proposito, in caso qualcuno non conoscesse questo piccolo capolavoro, per aiutarvi a comprendere la sua perplessità. La prima cosa che c'è da sapere è che quel brano è tutto fuorché un capolavoro: è il trashissimo. Parla di questo ragazzo che non sa contenere i suoi istinti sessuali; la madre lo spedisce dal terapista che gli dice: "Hey, it's alright. Does it make you feel alive? Don't look back, live your life, even if it's only for tonight" (e sì, sì, io la so a memoria. Don't judge). Quindi, be', questo va ad una festa, incontra una tipa, se la porta sul bancone e le fa chissà quale proposta indecente. Lei per un attimo vorrebbe morire di imbarazzo, poi si accorge di avere di fronte il suo idolo e dice "be', sì, magari, ma i miei amici cosa direbbero?". Quindi lui pensa bene di ripetere la frase con cui è stato incoraggiato dal terapista e lei dice: "Be', insomma, se l'ha detto il terapista...". Quindi "Braccio... gamba... sono tua!" (Dieci punti a Grifondoro per ogni persona che riconosce la citazione!)
Dicevamo, non è proprio il genere di canzone che ascolterebbe una coppia di cinquanta/sessantenni, per quanto interessati alla musica moderna, no? Sicuramente questi non andrebbero ad ascoltare le canzoni più trash degli One Direction, ecco. 
La giovane fangirl, dunque, si sorprese e stoppò la canzone per ascoltare meglio quell'eco lontano, nella speranza di scoprire di essersi sbagliata, ma proprio in quel momento la musica si fermò anche presso l'abitazione dei vicini. Strano, direte voi. Pazzesco, disse lei.
Seguì un breve momento di sconcerto, durante il quale per un attimo la giovane fangirl si sentì colpevole dell'accaduto, ma poi allontanò il senso di colpa a suon di "Naaah, ma ti pare?". 
Decise di non pensarci più e di continuare nella sua ricerca di una suoneria; tornò al menu principale e cominciò a scorrere, cliccando di nuovo, per errore, su una canzone. Al che: "MAMAAA TOLD ME NOT TO WASTE MY LIFEE", anche quella canzone partì amplificata chissà dove e lei, nel panico, la stoppò. A questo punto, si disse, era davvero troppo per essere una coincidenza. I casi erano due: a) i vicini avevano decisamente abbassato il livello della loro cultura musicale, espandendo i loro interessi a One Direction e Little Mix, o b) il suo telefono si era connesso a chissà quale cassa e ora lei stava manipolando lo stereo di qualcuno tramite il cellulare. Opzione che, forse, avrebbe potuto spiegare il motivo per cui improvvisamente i comandi del lettore musicale erano così differenti dal solito.
Non restava che capire come fosse successo e, soprattutto, nello stereo di chi si fosse intrufolata. Il primo pensiero ottimista fu che fosse il suo stesso stereo, ma quello al piano di sotto, in salotto. Poi si ricordò che lo stereo in salotto non c'era più da più di un anno, quindi non poteva essere. Ma allora, senza ombra di dubbio, doveva essersi connesso con quello della sua macchina. Certo, sarebbe strano se in una macchina vuota si accendesse da solo il lettore musicale ad un volume così alto da essere perfettamente udito persino da lei, in quel bunker antiatomico che chiamava camera da letto. 
Per sfizio, decise di riprovare a far ripartire la musica, perché proprio non riusciva a crederci. Attestato che, sì, stavano di nuovo cantando le Little Mix chissà dove, si alzò di corsa dal letto e si precipitò al piano inferiore alla ricerca di un aiuto competente: suo fratello di quindici anni. Tentò di nuovo a far partire la musica e, finalmente, capì che proveniva dal televisore del salotto. Il che, signori e signore, fu per lei un immenso sollievo: almeno non stava sparando musica un po' ew a casa di altra gente. Quindi corse alla ricerca di suo fratello, che scoprì essere al gabinetto, e si spalmò sulla superficie della porta chiusa come solo una giovane fangirl disperata e spaventata saprebbe fare.
"Nomeeeee, Nomeeee! Ho bisogno di aiuto!"
E il fratello, un po' preoccupato (?), rispose: "Che vuoi?"
E la giovane fangirl, piagnucolando: "Ho fatto partire la musica sul telefono, ma non esce dal telefono, esce dal televisore e io non posso ascoltarla sul telEFONO, AIUTAMIIIIIII".
"L'hai connesso all' X Box, cretina".
Oh. Oh, e come?
"L'X Box si connette a tutti gli smartphone nei paraggi".
Oh! OH!! Ecco che cosa significava quel "connessione in corso" comparso dopo aver pigiato il simbolino in alto a sinistra nel lettore musicale. Fu a quel punto che, pigiato nuovamente il tasto, la giovane fangirl liberò il televisore dal suo incantesimo e poté tornare ad ascoltare musica spazzatura senza necessariamente imporla ad altri.

Ora però, data fangirl, potrebbe star fantasticando sulla possibilità di connettersi all'X Box di sconosciuti e spaventarli facendo partire musica spazzatura. O, anche meglio, la registrazione di "I am fire, I am death" o "There you are, thief in the shadows!". 
Plottando attacchi di cuore, insomma.

9/09/2014

Cronache di un bisticcio tra fratelli che manda in fumo due anni di lavoro di mamma


Dite quello che vi pare, ma essere madri è dura. Ve lo dice una che ha due gemelli (Sammy Asus e Microsoft Windows)  di ormai due anni e un piccolo Samsung Android coi tasti (aw, bellino) di nome Donald.
Ora, chi come me ha figli, sa il lavoro di madre non sempre è facile. A volte Donald corre da me piangendo, implorando nutrimento - e, insomma, come si fa a negargli la presa di corrente? - oppure chiede un po' di soldi (dodici maledettissimi euro per uscire con quella spocchiosa di Vodafone - che, tra l'altro, se la fa con un sacco di altri telefoni, ma lui è testardo e convinto di essere l'unico per lei). Non è semplice, no, bisogna occuparsi di loro, assicurarsi che non collassino per l'eccessiva stanchezza, rifocillarli, tenerli puliti e asciutti e soddisfare i loro capricci, se vuoi che ogni tanto loro ti diano retta. 
L'ultima mia avventura riguarda i gemelli, Sammy e Mic. Devono avere litigato tra loro, questa volta davvero non conosco le dinamiche, ma so che ne hanno combinata una così grossa da avermi lasciato con un palmo di naso di fronte alla desolazione di Smaug.
Dicevo, non conosco bene le dinamiche della faccenda, ma posso intuire qualcosa, grazie alla competenza filologica che ho acquisito durante questo primo anno d'università - hah, ma quale competenza, che non ho ancora dato l'esame?  
Dev'essere tutto iniziato con un semplice bisticcio tra fratelli, poi si è passati ai dispetti, finché Sammy non ha deliberatamente deciso di disconoscere Microsoft (ovviamente nominato così in onore di Mycroft Holmes: essendo il mio Mic un po' più "soft(ware)", ho pensato di manipolare leggermente il nome).
Capite anche voi che non è facile vivere quando due dei tuoi figli decidono di disconoscersi a vicenda, no? Non abbiamo sostenuto la situazione più di un giorno, abbiamo subito portato i ragazzi da un professionista. E, sì, lo so, lo so, non posso spedire i miei figli dall'analista ad ogni intoppo, ma vi assicuro che questa volta ho imparato la lezione.
A quanto pare, Sammy e Mic hanno discusso a lungo con chi di dovere e hanno deciso che la colpa dei loro problemi altri non era che... me. Cioè. Io. Io che mi prendo cura di loro ogni singolo giorno della mia vita, che ho dato loro la vita e tutto il mio amore, decidono che l'unica causa della loro discordia sono io. 
Come se questo non fosse uno smacco abbastanza grande, poi, il terapista ha ben pensato di sottoporre loro una tecnica sperimentale molto promettente: sfogare tutto il loro rancore su qualcosa di inanimato. Ovviamente loro, in maniera molto gentile, hanno pensato di distruggere tutti i progetti a cui la loro mamma aveva lavorato negli ultimi due anni: al diavolo tutte le foto dei momenti felici, le canzoni con cui ci culla la notte, le storie con cui ci dà la buonanotte (!!!!!!!!), al diavolo le sue dispense per l'università e ogni singolo programma che troviamo! Al diavolo tutto!
Ora sono qui e vi scrivo direttamente dalla desolazione di Smaug. Evidentemente a forza di ripetere "I am fire, I am death" mi sono portata sfiga e ora mi trovo di fronte ad un deserto di distruzione.
Definiamolo l'inizio di una nuova era, mentre imprechiamo tra i denti per i danni subiti. Com'è bello essere madre.